domenica 26 febbraio 2012

Milazzo: pari di rigore

Il Milazzo impatta lo scoglio-Campobasso, dopo un primo tempo intenso anche se improduttivo ed una ripresa condizionata da alcune decisioni molto contestate dell'arbitro Zivelli di Torre Annunziata. Il gol è venuto nel primo tempo grazie ad uno spunto fulminante del n. 9 Scalzone, terzo "puntero" nel 4-3-3 proposto nell'occasione da Catalano (Trimarchie ra squalificato). La finta di Scalzone –abitualmente non proprio un raffinato- lasciava sul posto mezza difesa: il centrale difensivo Scudieri atterrava l'attaccante mamertino nello stupore dello sparuto, ammirato per l'inedito estro di un attaccante spesso sembrato con le polveri bagnate. Preso dall'entusiasmo, Scalzone avrebbe voluto anche tirare il calcio di rigore concesso dal direttore di gara, ma l'esperto Chiaria gli toglieva il pallone di mano e si presentava con sicurezza dagli undici metri. Meglio non correre rischi, pareva dire l'ex interista, dopo gli errori dal dischetto in serie del passato (di Quintoni, Bucolo e Proietti, nel dettaglio): ed infatti l'attaccante di Cernusco sul Naviglio segnava con una botta decisa. Nel secondo tempo due sostituzioni e una maggiore propensione offensiva del Campobasso portavano, dopo una palla-gol di Scalzone ben rintuzzata dal portiere ospite Senatore,alla svolta della partita, arrivata al 20° della ripresa: un "fallo di confusione" veniva punito con il penalty a favore degli ospiti dal direttore di gara, tra le proteste dei locali: Todino spiazzava Messina, siglando il pari. Solo quattro minuti dopo stava per succedere l'inverso: su un calcio d'angolo l'ennesimo "fallo di confusione" portava il signor Zivelli a concedere un altro rigore -terzo della giornata-, ma stavolta a favore del Milazzo, e solo l'intervento di un guardalinee toglieva ai locali la possibile rete del nuovo vantaggio quando Chiaria era già pronto alla battuta (la palla -diceva il collaboratore dell'arbitro- era già uscita fuori sulla traiettoria del corner). Il finale convulso portava palle-gol agli ospiti (La Porta, para Messina) e ai locali (Proietti, para Senatore). Ma il pari non si schiodava. E neanche una classifica, per entrambe (avendo fra l'altro pari punti), asfittica.

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venerdì 17 febbraio 2012

Milazzo: tre punti d'oro

Turno infrasettimanale fortunato per il Milazzo, che batte il Gavorrano conquistando una preziosissima vittoria, che lo rilancia in classifica, tanto più che i toscani venivano al Grotta di Polifemo con una buona dotazione di punti ed una posizione -in zona play-off- che la diceva lunga sulla qualità della compagine allenata dall'ex juventino Renato Buso. Che infatti confermava per tutta la partita allo stadio mamertino la propria vocazione al gioco: pimpante e manovriero, però, stavolta era pure il Milazzo, che approfittava del vantaggio, colto al 34° grazie ad una zuccata di Cucinotta, ben servito dal sinistro liftato di Quintoni dal corner, per giocare disinvoltamente la ripresa, in cui tornava a brillare la stella di Proietti, apparso in netta ripresa, e si accendeva a sprazzi anche quella di Fiore, piuttosto attivo dietro l'ottimo nuovo centravanti Chiaria. Il miracolo di Messina su stoccata di Zane era però il preannuncio al gol del pari, che veniva dal sinistro implacabile del capocannoniere -già 23 reti all'attivo- del torneo Fioretti (centravanti di scuola interista, molto tecnico e dall'ottima struttura fisica, apparso un lusso per la categoria). Era il 19° della ripresa e si temevano problemi per l'intera posta in palio, di fronte ad un team così brioso, che subito sfiorava il gol del k.o. con Nicoletti, che impegnava severamente il bravo Messina: e invece Cuomo, inseritosi sapientemente su un tiro a rete da fuori area, in mischia intercettava e insaccava freddamente, confermandosi anche in zona gol uno dei migliori elementi di stagione del Milazzo. E la sorte dell'incontro si capovolgeva, rimanendo favorevole al Milazzo, che così conquistava un importantissimo bottino in prospettiva dell'agognata salvezza.

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domenica 5 febbraio 2012

Il Milazzo scivola in casa

Scivoloso il campo, scivoloso il match: andare in svantaggio al 5° non l'aveva messa bene, per il Milazzo, contrapposto ad un Catanzaro pieno di bei nomi e di bei punti, che si avvaleva pure del pronto vantaggio, grazie ad una deviazione sottomisura di Masini, Da quel punto la partita del Milazzo era tutta in salita, e a poco valeva la presenza dei due nuovi punteros, Nicastro (da rivedere in una posizione più adatta a sfruttare il suo sinistro) e Chiaria, che ha dimostrato dimestichezza con la categoria e grande freddezza in occasione della rete del pari, arrivata al 7° della ripresa in seguito ad atterramento di Mangiacasale da parte di Sirignano, ed al successivo rigore realizzato appunto da Chiaria. C'era appena il tempo per il neoentrato Proietti di sfiorare la rete, che un'incertezza di Messina costava cara al Milazzo, infilato in contropiede da Masini. L'attaccante veniva toccato fallosamente dal n. 1 di casa, e realizzava (al 29° della ripresa) il relativo rigore. Rimaneva solo tempo per qualche schermaglia offensiva dei mamertini, che però non impensierivano per nulla il portiere avversario Mengoni. E, alla fine, il centinaio di spettatori giallorossi accorsi a Milazzo potevano fare festa.

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