Su un fondo erboso inzaccherato dalla pioggia caduta per tutta la notte e nel mattino precedenti la partita, il Milazzo si piega ancora una volta agli ospiti di turno, gli abruzzesi del Giulianova, che, pur non avendo fatto troppo per vincere, portano a casa l'intera posta in palio profittando di uno svarione del difensore Dipasquale e, al contempo, della complicità di una pozzanghera fatale. L'evento risolutivo di una partita decisamente brutta, anche perché ampiamente condizionata dalle condizioni del campo, avveniva fra l'altro in un momento molto sfavorevole per i locali, cioè durante i minuti di recupero del primo tempo, quando i mamertini avevano forse ormai la testa agli spogliatoi, ed alla possibilità di recuperare le forze per riprendere anche nel secondo tempo quegli attacchi che avevano prodotto già qualche occasione da rete nella prima frazione (due tiri di Simonetti ed uno di Cucinotta). Era Dipasquale a lasciare scorrere un innocuo rinvio di alleggerimento proveniente da centrocampo: il pallone si fermava su una pozzanghera, consentendo a Picone di inserirsi per battere a rete su Croce in uscita. L'impatto psicologico per i locali era micidiale, mentre il vantaggio consentiva agli ospiti di giocare sul fango del Grotta di Polifemo, per il resto dell'incontro, come se fosse velluto. A nulla valevano le tre sostituzioni che mister Amura operava, finendo per schierare tre punte pure e un esterno d'attacco: il risultato non cambiava, anche perché il Milazzo mai si rendeva davvero pericoloso. E quando arrivava la fine lo sparuto ed infreddolito pubblico presente allo stadio sembrava ingoiare l'ennesimo rospo con più rassegnazione che rabbia.
fas
Nessun commento:
Posta un commento