Ben poco da dire sull'impegno conclusivo del Milazzo nella stagione regolare 2010/2011: il Neapolis Mugnano aveva ben più mordente, in campo, ed in un Grotta Polifemo con la testa già altrove, sia sugli spalti che sul manto erboso, si è visto fin dall'inizio. Così nulla di strano che mister Venuto abbia mandato in campo seconde e terze linee, e che i primi tiri in porta, per i mamertini, siano arrivati dallo smanioso Iannelli solo nel finale (tra cui una splendida rovesciata miracolosamente parata dal portiere avversario, che certo avrebbe meritato miglior sorte). Gli ospiti, però, erano già pervenuti al vantaggio ed al raddoppio, con Arena in apertura di ripresa (spaccata al volo su dormita generale della difesa rossoblù) e con il figlio del presidente dei campani, Moxedano, con un tiro fortunoso al 19°. E c'era stato perfino il tempo, al 28° del primo tempo, per un rigore (concesso in modo sacrosanto) banalmente mandato alle stelle dal distratto Improta. Benci per i locali accorciava di testa su cross dalla bandierina di Quintoni, ma solo a due minuti dal termine di una classica, inutile partita da fine campionato (o meglio resa tale dalla capitolazione dell'Aversa Normanna, concorrente possibile del Neapolis in chiave play-off, contro il Latina). Ora ben altri impegni attendono i rossoblù: il 22 il Partenio, dove si affronterà nella gara di andata di play-off l'Avellino quarta classificata, e la chiusura il 29 maggio al Grotta Polifemo. Allora, per la terza forza del campionato sarà il primo, determinante momento della verità.
Fas
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