Come sarebbe finita Milazzo-Arzanese, se il Milazzo non avesse giocato dal 15° del primo tempo in dieci, per lo stolto gesto di Malafronte che, messo in campo per l'improvvisa indisponibilità di Chiaria infortunatosi nel prepartita, sciupava l'occasione di poter tornare importante per i mamertini e si faceva buttare fuori? Come sarebbe finita se Mascolo, a soli undici minuti dalla fine del match, non avesse deviato un cross di Sandomenico in modo rocambolesco, sorprendendo Messina e portando in vantaggio, del tutto immeritatamente, gli ospiti? Come sarebbe finita se gli avanti rossoblù, soprattutto nella ripresa, fossero stati più precisi (Quintoni, Nicastro e Fiore innanzitutto)? Probabilmente il Milazzo avrebbe vinto di goleada. Perché stavolta la partita dei locali è stata ottima: determinata, veloce, compatta, la squadra di capitan Bucolo ha però peccato di poca precisione nelle conclusioni -e di poca fortuna- ed è quindi stata costretta a giocare sempre in salita, cercando di recuperare sempre: rispetto all'inferiorità numerica impostale dalla reazione inconsulta a gioco fermo su un avversario da parte di Malafronte; ancora, rispetto al vantaggio campano al 34° con Manzo su punizione; infine, rispetto al nuovo e inopinato vantaggio già descritto, ad opera di Mascolo. La prima volta il pari era stato acciuffato dal generoso Scalzone su un rigore concesso per atterramento dello stesso centravanti in area (40°), poi, quando l'Arzanese era del tutto scomparsa dal campo (sul quale peraltro è comparsa comunque solo a sprazzi nella prima frazione, dopodiché il buio), il secondo pari era opera di Nicastro (solo un minuto dopo l'1-2 arzanese), nuovo entrato come Fiore, autore dell'assist-gol e di molte altre giocate preziose. La rincorsa continua giocava i suoi scherzi nella seconda parte del match, con le reti clamorosamente sbagliate che si diceva. Alla fine, il punticino muoveva comunque la classifica, ma lasciando ovvi rimpianti.
fas
domenica 18 marzo 2012
martedì 13 marzo 2012
Igea affonda a Ostuni con una difesa colabrodo
Partita disastrosa quella disputata ieri sera al Palapentassuglia di Brindisi dalla Sigma che è stata surclassata nel gioco per tre quarti di gara dagli uomini di coach Marcelletti.Non ci sono aggettivi per definire questi mercenari, perchè tali si possono definire.
Non riusciamo a capire perchè a pagare sia stato solo Pancotto che anche se in ritardo ha salvato la faccia rassegnando le dimissioni.Ma avrebbe dovuto fare altrettanto un'altro personaggio che a nostro avviso è corresponsabile di questa stagione fallimentare;ci riferiamo al general manager che a nostro avviso è più responsabile di Pancotto avendo entrambi scelto questo roster che ha ampiamente deluso i tifosi Barcellonesi.
A questo punto non resta altro da fare al presidente Bonina che tagliare uno dei due americani (senza dubbio Green)e Martin con l'acquisto di due elementi che in qualche modo possono salvare questa stagione.
R.C
Non riusciamo a capire perchè a pagare sia stato solo Pancotto che anche se in ritardo ha salvato la faccia rassegnando le dimissioni.Ma avrebbe dovuto fare altrettanto un'altro personaggio che a nostro avviso è corresponsabile di questa stagione fallimentare;ci riferiamo al general manager che a nostro avviso è più responsabile di Pancotto avendo entrambi scelto questo roster che ha ampiamente deluso i tifosi Barcellonesi.
A questo punto non resta altro da fare al presidente Bonina che tagliare uno dei due americani (senza dubbio Green)e Martin con l'acquisto di due elementi che in qualche modo possono salvare questa stagione.
R.C
mercoledì 7 marzo 2012
Il Milazzo non si ferma ad Eboli
Netta vittoria del Milazzo su un'Ebolitana che doveva fare punti per continuare a sperare nella salvezza: eppure, le motivazioni e la qualità del team di casa, nel turno infrasettimanale, sono evidentemente state superiori a quelle degli ospiti. Fin dalle prime battute, infatti, il Milazzo ha messo sotto gli ebolitani, sembrando decisamente fuori portata rispetto ad essi. Se poi si aggiunge la prestazione straordinaria di alcuni elementi, primo fra tutti il centravanti Chiaria, le somme si tirano facilmente, e finiscono per suggellare il 3-1 finale che ha dato l'importantissima vittoria ai mamertini. L'attaccante di Cernusco sul Naviglio ha ben presto dimostrato di essere uno dei più forti attaccanti apparsi sul terreno del Grotta di Polifemo negli ultimi anni: ispirato e manovriero, ha anche inaugurato le marcature con una spettacolosa rovesciata da posizione defilata che, al 25°, faceva secco l'estremo difensore avversario. Poco dopo, una tambureggiante avanzata dei mamertini avviata sempre da Chiaria, con una preziosa finezza, veniva conclusa in gol dal furetto Mangiacasale (31°), mentre l'Ebolitana si svegliava al 37° con Broso che realizzava un rigore concesso per atterramento di Lo Coco da parte di Lanzolla. I possibili patemi per una situazione ancora in bilico, e che gli ospiti sembravano voler raddrizzare anche con due sostituzioni operate nell'intervallo, venivano comunque evitati al 16° della ripresa, quando una punizione dal limite vedeva il sinistro felpato di Quintoni pronto a mettere in rete con una perfetta "foglia morta". C'era ancora da segnalare soltanto un paio di occasioni che in contropiede davano la possibilità a Chiaria -sempre lui- di impinguare il proprio bottino personale di reti e le distanze fra le due contendenti. Sfortuna ed egoismo decidevano però che il risultato sarebbe rimasto quello di un tre a uno a favore del Milazzo. Ed ai mamertini tanto bastava per ottenere un risultato importantissimo.
fas
fas
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