Un Milazzo ancora una volta non trascendentale lotta come può contro un buonissimo complesso ospite, venendo agevolato anche dall'espulsione di Gallo, difensore aversano, al 10° del secondo tempo, ma niente: di occasioni da rete non se ne parla. La partita, anzi, ha sempre faticato a decollare, ed a catturare l'attenzione dei circa 1500 spettatori, pronti a sognare ed a festeggiare la primavera raggiante di questa domenica d'aprile con una vittoria che consentisse, magari, di acciuffare la dirimpettaia in graduatoria, lassù nelle impreviste alte sfere dove stazionano ormai da tempo i rossoblù, e cioè il Trapani, seconda forza del campionato. Alla fine, i risultati vincenti delle due battistrada faceva storcere il muso ai palati fini mamertini, ormai abituati al bello. Un gol annullato a Lasagna nell'abulico primo tempo, e il miracolo di Pettinari su Quintoni, direttamente da calcio di punizione, nella parte finale della ripresa, sembravano presagire ad un pareggio a reti inviolate che avrebbe premiato la buona vena difensiva dell'Aversa Normanna. Poi, però, il patatrac di Pettinari. Il portiere ospite interveniva infatti su un traversone arcuato da molto lontano di Quintoni in modo degno di trasmissioni tv come "Paperissima", e la frittata era fatta: il pallone si adagiava in rete ed il passo svelto del Milazzo di questi ultimi incredibili mesi non defletteva. Era infatti il 40° della ripresa, e il caldo aveva ormai fiaccato le due squadre, e tanto più i campani, per di più scioccati dall'errore del proprio portiere. E allora tutti a casa: i tifosi milazzesi col sorriso sulle labbra, come di chi vince a sorpresa e si scorda le magagne di giornata; quelli aversani (sette in tutto) tranquilli perché comunque i play-off sono ancora raggiungibili. E perché un posticino come Milazzo, con la bella giornata che c'era, valeva comunque la trasferta.
Fas
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