domenica 3 aprile 2011

Milazzo forza quattro

Impegno facile per il Milazzo, in una bella domenica di primavera, contro il fanalino di coda Catanzaro. Qualche patema non mancava, alla vigilia, dovuto al possibile ritorno nella corsa-salvezza della formazione di Aloi, legati ad indiretti quanto insperati benefici in classifica connessi alla possibile retrocessione all'ultimo posto del Pomezia per questioni burocratiche. Patema suffragato sia da recenti ottimi risultati ottenuti dal Catanzaro (vedi vittoria con l'Avellino), ma anche dall'avvio spregiudicato della pur giovanissima truppa giallorossa. Poi, sornione come sempre, Ricciardo decide di fare il fuoriclasse, dopo aver fatto disperare tanti per l'evidenza dei suoi errori di misura: dribbling secco subito prima del limite e bomba sotto la traversa. Era il 33° e la partita da quel punto si giocava in discesa, per i locali. Tanto più che nel recupero della prima frazione i due punteros rossoblù decidevano di buggerare la distratta retroguardia calabra mettendo a segno una rete da calcetto, bissata quasi allo stesso modo in avvio di ripresa, in entrambi i casi con Ricciardo nel ruolo di assist-man, e con Lasagna (a quota nove reti in campionato) in quello di stoccatore da sottomisura, prima di destro, poi di sinistro. Tra le due reti, la perla di Quintoni, che gabbava il portiere ospite con un pallonetto dal limite col suo sinistro felpato, ancora in quel maledetto (per il Catanzaro) recupero del primo tempo. Il secondo tempo si notava solo per l'esordio di Parachì, nelle fila mamertine, e soprattutto di Kouadio, il vero "crac" dello scorso anno, prima che, contro la Rossanese, il crac lo facesse il suo ginocchio. Auguri. Al giovane ivoriano ed all'altrettanto giovane (e bravo) Milazzo.
Fas

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