Il titolo già dice tutto: il Milazzo, chiamato a conquistare, dopo il rotondo successo esterno di Isola Liri, la salvezza in un doppio turno casalingo in tre giorni, complice il recupero del match contro il Celano del 25 aprile, incorre in un mezzo passo falso contro il Fondi e non riesce così ad agguantare il team laziale che lo sopravanzava di tre punti in graduatoria. Eppure ha attaccato, il Milazzo: per tutta la partita, e soprattutto nella ripresa. Anche perché l'incontro si era messo male fin dall'inizio, con quel tipico gol dell'ex subito al 12° in seguito ad un esemplare contropiede finalizzato da Ricciardo. Ma il Fondi finiva lì. E cominciava invece il Milazzo, nel primo tempo più affannosamente, affidandosi soprattutto al vivace Scalzone (due buone occasioni fallite per lui, nella prima parte del match); nella ripresa, invece, a veementi folate, grazie anche all'importante apporto del subentrato Proietti, che si procurava al 20° un rigore calciato male, cioè addosso al portiere avversario, dal finora implacabile Chiaria. Era proprio Scalzone, al 35°, su assist di Quintoni da calcio piazzato, che siglava poi il meritato pari, prima che ancora Chiaria fallisse un clamoroso gol fatto a cinque minuti dal termine. Alla fine, mentre cresceva il caldo pre-primaverile e lo scirocco, il Milazzo tanto attaccava che aveva ormai fuso il motore. E allora, alla fine, andava pure bene un modesto pari, che comunque rappresentava sempre un risultato utile.
fas
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