domenica 28 ottobre 2012

Pari ventoso per il Milazzo

Vento, cielo grigio, temperatura più rigida: cambia il tempo ma non il Milazzo, che comunque mette insieme un undici credibile, dove ben sette undicesimi, alla fine, provengono da un passato rossoblù, e con esso affronta la Giacomense, in uno scontro-salvezza giocatosi a porte chiuse (e si spera sia l'ultimo caso, dopo le vicissitudini del ritorno dalla dirigenza Peditto a quella Lo Monaco & C.). La partita si mette subito male per il Milazzo, che schiera il nuovo acquisto Tesoniero in porta, autore al 12° di una netta papera che dava la possibilità all'esperto Varricchio di insaccare di testa dopo un cross teso di Lazzari. Il Milazzo del nuovo mister Tudisco però si disimpegnava con discreta continuità ed un certo agonismo, anche se non sempre la manovra scorreva fluida. D'Amico, improvvisato centravanti, impegnava due volte il portiere avversario De Marco, prima di testa e poi su una punizione deviata sulla traversa. Nella ripresa, alla ricerca del pari, il Milazzo andava vicino al gol col sinistro di Lewandowski e con Cartone, ma raggiungeva l'obiettivo solo al 74°, in seguito ad un atterramento di D'Amico in area, su cross di Salustri da sinistra. Era inutile il tocco in gol di Calcagno: l'arbitro Serra aveva già fischiato il penalty, trasformato con precisione da Lewandowski. Non spostava nulla l'espulsione di Caddeo all'84° e dunque il finale giocato in superiorità numerica dai locali: ormai il pari era risultato acqusito. Un pareggio che, alla fine, poco giovava ad entrambe le squadre, ma che fotografava abbastanza bene, tutto sommato, l'andamento dell'incontro e le lacune di preparazione e di serenità di un Milazzo comunque combattivo.

fas

domenica 14 ottobre 2012

Quando una sconfitta in casa è una buona notizia

Un tre a zero a sfavore subito in casa farebbe notizia, in negativo, per qualsiasi squadra: per il Milazzo disastrato di questi tempi, invece, c'è quasi da esultare. Le tre reti con cui il Savona capolista (tutte nella ripresa: al 1° ed al 35° -su rigore- per merito del notevole Virdis, al 47° di De Martis) porta in Liguria l'intera posta in palio suonano infatti come un epilogo scontato per una squadra che non si allenava regolarmente ormai da settimane e che doveva giocare a porte chiuse, ancora una volta per problemi burocratici legati all'assenza della società. Eppure, per tutto il primo tempo la squadra rossoblù ha tenuto botta, facendo, per le buone cose fatte vedere, ulteriormente dannare i tanti tifosi arroccati sulla leggendaria rocca intestata al Ciclope, prodighi di cori, incitamento, fame di calcio "normale", dopo gli sfaceli da record seminati dall'ancor breve ma esiziale gestione della dirigenza Peditto, ormai uscente. Torneranno i Lo Monaco, magari per interposta persona? Si farà più presente l'avvocato Previti, padre del portiere (che, dopo essere stato ancora fra i migliori, la prossima settimana sarà appiedato dal giudice sportivo per l'espulsione rimediata in occasione del fallo da rigore commesso su Virdis nell'azione che preludeva al gol dello 0-2)? La nebulosa mamertina rimane piuttosto fitta. C'è di certo, però, che almeno si è giocato, e non con la Berretti. E soprattutto che Peditto è uscito dall'ormai celebre bagagliaio nel quale si era, peggio (o meglio?) che nei più rocamboleschi racconti d'appendice, ficcato per sfuggire le ire dei tifosi (e non era -ahilui- solo una metafora). Andando direttamente a casa, come lo invitavano a fare da tempo tutti i milazzesi interessati al pallone. Da adesso, si riprende a sperare.

fas