"Manita", si chiama in spagnolo: sono le cinque scoppole che hanno salutato ingloriosamente il torneo sciagurato di Lega Pro del Milazzo, almeno al Grotta Polifemo. Ospite di turno è il Rimini, che non si risparmia nel caso la differenza reti, in un finale di stagione che la vede implicata nella lotta per evitare i play-off, possa contare. Dunque, via alla sagra del gol, coi ragazzini in maglia rossoblù, per di più senza i due centrali titolari (Maggio e Strumbo), nel ruolo di sparring-partner, dall'inizio alla fine non pervenuti, sia per motivazione che per sostanza tattico-tecnica. Il risultato parla chiaro: la prima rete di Baldazzi (22°, da centroarea dopo azione ficcante di Spighi da destra), una tripletta di Morga (33° in contropiede, 53° su rigore e 65°, con un pallonetto su azione di rimessa) e un sigillo del nuovo entrato Valeriani (87°, ancora con pallonetto su contropiede) riempiono il taccuino del cronista. Con un plauso anche per i quattro tifosi riminesi muniti di due bandiere biancorosse, che, per una trasferta già estiva, hanno scelto, a margine di un incontro senza storia, quantomeno un mare migliore del loro.
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domenica 5 maggio 2013
domenica 21 aprile 2013
Un noioso pari di fine stagione
Il Milazzo pareggia a reti inviolate un incontro senza storia, contro un Mantova sazio della sua posizione di centroclassifica. I rossoblù, retrocessi ormai da tre settimane, non giocavano che per l'onore, cercando, ma solo in teoria, di ottenere la prima vittoria di una stagione scellerata. Certo, i ragazzotti di Tudisco non potevano sperare di vincere senza tirare mai in porta, ovviamente: solo Suriano, nella ripresa, ha provato un paio di volte a stuzzicare il portiere avversario, ma vanamente. Le uniche due conclusioni vere e proprie, in una contesa a dir poco compassata, sia sul piano del ritmo che su quello agonistico, sono state invece nel primo quarto d'ora, entrambe ad opera del Mantova (Pietribiasi al 3° e Pensalfini al 13°): in tutte e due i casi il portiere locale Tesoniero si opponeva con bravura ed anche un po' di fortuna. Al termine, i venticinque supertifosi mantovani accorsi al Grotta di Polifemo non potevano nemmeno consolarsi con il bel tempo primaverile, del tutto assente nel caso, data la giornata uggiosa: si avviavano dunque a risalire la penisola dopo aver fatto semplicemente incetta di sbadigli.
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domenica 7 aprile 2013
Speranze di vincere? A...Renate!
Non vince, il Milazzo, non c'è niente da fare. Ormai retrocesso matematicamente, il team di Tudisco poteva giocare rilassato, ma questo non è bastato a conquistare la prima vittoria del torneo contro un Renate in lotta per i play-off ma opaco per tutto l'incontro. Indubbio merito, alla fine, dei locali, che sfioravano il gol quattro volte nel primo tempo, prima di piegarsi ad un pallonetto di Gaeta, abile a sfruttare un "buco" della retroguardia rossoblù e battere Tesoniero. Il portiere mamertino era abile a deviare l'unico tiro in porta su azione, a parte il gol, di tutto l'incontro da parte degli ospiti, cioè una rasoiata di Zanetti, che veniva sventata in angolo, al 10° della ripresa. Di lì in poi gli slanci dei giovani milazzesi andavano acquietandosi, e la partita prendeva la sua piega definitiva, che somigliava a tante altre giocate dal Milazzo in casa: buone dal punto di vista dell'impegno e della corsa, ma con imperdonabili ingenuità e pause che hanno sempre provocato scivoloni fatali. Conseguenza: sconfitte, magari di misura, su sconfitte (siamo ormai alla ventesima nel torneo). Da notare che la formazione siciliana concludeva pure il match in dieci per l'espulsione, a un quarto d'ora dalla fine, di Strumbo, per doppia ammonizione. Al termine, comunque, il record negativo del Milazzo sembrava più vicino: altre cinque partite senza i tre punti e gli annali riporteranno questa stagione come imbattibile. Nessuna squadra potrà infatti superare il primato di nessuna vittoria in tutto il campionato.
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domenica 17 marzo 2013
Acqua alta per il Milazzo
Contro il Venezia, ancora una sconfitta casalinga di misura per il Milazzo, che continua l'astinenza dalle vittorie che ormai dura da inizio campionato (unica squadra tra i professionisti in Italia), e che rischia di tramutarsi in un clamoroso record negativo. Il gol che ha condannato la volonterosa ma modesta squadra locale è stato messo a segno dal giocatore ospite più esperto, il quasi 38enne Denis Godeas, di testa su cross di Campagna, al 17°. Le uniche palle-gol dei mamertini sono arrivate all'inizio con due conclusioni di Salustri e nel recupero, con una punizione di Suriano: per il resto, al Venezia è bastato controllare la partita, rischiando peraltro anche di segnare ancora (Tesoniero ha fatto miracoli su Bertolucci e ancora -due volte- su Godeas, nella ripresa), per portare a casa la vittoria. Ed ora, per il Milazzo è notte sempre più fonda. O, se si vuole, l'acqua -che la squadra fa dall'inizio del torneo- è sempre più alta.
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domenica 17 febbraio 2013
Il Milazzo torna a muovere la classifica
Torna a fare punti il Milazzo, scegliendo per la propria domenica positiva giusto una delle migliori squadre del torneo, quel Castiglione che veniva al Grotta Polifemo da seconda in classifica pur se menomata da un paio di assenze importanti. Eppure la partita è stata fatta sempre dai locali, che hanno sciorinato qualche buona manovra, pur senza rendersi mai pericolosi fino alla fine del primo tempo: è stato infatti l'improvviso e immeritato gol degli ospiti, venuto in seguito a un micidiale contropiede concluso da Chiazzolino (al 21° della ripresa), a svegliare il Milazzo, che già dal 10° della ripresa era in undici contro dieci, per l'espulsione di Talato per gioco falloso. Dopo lo svamtaggio si profilava la solita beffa casalinga per il Milazzo, ma gli ospiti, già lacunosi per tutto il match sul piano tecnico-tattico, si facevano ulteriormente notare per il nervosismo che li faceva finire in nove, dopo la seconda espulsione, avvenuta ai danni di Pini al 28° della ripresa. Così, dopo un paio di buoni tiri effettuati da Morina e Mancini, è Suriano che mette a frutto la superiorità numerica con Suriano, l'attaccante più esperto della squadra, che, su un ottimo traversone dalla destra di urso, schiaccia di testa -non certo un suo pezzo forte- in rete da sottomisura. Ma c'era ancora tempo, per i rossoblù, di rischiare di perdere: al 90° Tesoniero nega miracolosamente la rete a Solini e, sulla ribattuta, a Borghetti. Per una volta, il pari è cosa fatta. E, finalmente, pur se ormai si tratta solo di una questione d'onore, la classifica si muove.
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lunedì 4 febbraio 2013
Milazzo ancora sconfitto (pur non meritando)
Meritava di vincere, lo sgangherato Milazzo dei giovani uscito ancora più ringiovanito dal mercato di gennaio, ed avviato ad una ormai certa, quanto mesta, retrocessione, degna di nota solo per i record negativi che la squadra minaccia di battere (fra cui quello di non avere, unico team professionistico, ancora vinto una partita nel torneo in corso). Andato in vantaggio al 15°, dopo una sesquipedale occasione fallita da Guerriero, con un eurogol del bravo Suriano, la squadra di Tudisco ha macinato gioco ed occasioni al cospetto di un'Alessandria inguardabile. Ma l'esperienza alla lunga paga: dopo aver resistito a vari tentativi di raddoppio, con il portiere Servili sugli scudi, i grigioneri hanno messo a segno un uno-due con Mora, al 21° e 22° della ripresa, la cui doppietta rivelava tutta l'immaturità dell'undici rossoblù, zeppo di diciottenni o giù di lì. E, alla fine, il risultato premiava ancora una volta gli avversari del Milazzo. Per la prima vittoria, ripassare un'altra volta. Ma anche per il ritorno ai punti: il filotto negativo è ormai impressionante e non fa che dequalificare l'immagine del calcio in città. Sarebbestato molto meglio un torneo vincente in un'infima categoria, contro club di paesini di poche anime, che essere ridicolizzati contro avversarie blasonate di tutta Italia.
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