Seconda partita consecutiva vittoriosa -3 a 1 al Melfi, diretto concorrennte per la salvezza- per la squadra mamertina che pare non riuscire a fare altro che conquistare i tre punti, da quando ha visto succedersi alla guida tecnica del team la vecchia bandiera Gaetano Catalano, promosso da secondo di Amura alla piena responsabilità della formazione rossoblù dopo l'avvio disastroso di questa stagione. Effettivamente i 10 punti ora raggranellati, alla dodicesima, dal Milazzo, consentono ai mamertini di lasciarsi indietro non solo l'infausta posizione di fanalino di coda, ma anche diverse squadre, e di guardare con plausibile fiducia alle proprie possibilità di salvezza. Ci voleva proprio una scossa all'ambiente, evidentemente: ed infatti il Milazzo, reduce dalla prima vittoria del torneo, quella conquistata domenica ad Eboli, la bissa subito col primo successo interno, che gli consente, in più, di segnare in una sola partita la metà dei gol marcati nelle prime undici tenzoni. Ma ciò che è più importante è che la formazione di Catalano sia sembrata decisa, briosa, manovriera. Finalmente, dopo le tristi esibizioni degli ultimi match in versione-Amura, si è tornati a rivedere una degna squadra di calcio al Grotta di Polifemo. La riconosciuta carenza di attaccanti di rilievo, in quest'occasione, è sembrata scomparire, grazie ad un produttivo Proietti, vero fuoriclasse per la categoria, che, schierato da trequartista, ha fatto ammattire la difesa melfitana e servito assist preziosi per Malafronte, che, pur non essendo un fulmine di guerra, adopera come si deve il suo sinistro e si fa trovare pronto dove serve, mettendo a segno una doppietta di buona fattura (su assist appunto di Proietti prima e di Quintoni dopo). Tutte le reti avvengono nel primo tempo: il vantaggio, solo al 3°, era dei lucani, con Spagna che si avvantaggiava di un fortunoso rimpallo per infilare l'incolpevole Croce. Poteva essere il k.o. prematuro, ma invece era una spinta in più per un Milazzo che cominciava a pressare alto e a collezionare palle-gol. Era solo il 12° quando un mani di Viola su iniziativa di Proietti a sinistra dava la possibilità a Quintoni di sperimentare il suo mancino dal dischetto. Dopo i due errori di stagione (Bucolo e Proietti) nello stesso match casalingo, era atteso il giusto cecchino dagli undici metri, e il laterale dal calcio tagliato mostrava freddezza e proprietà tecnica nel fulminare il portiere avversario Scuffia. Il quale, nome a parte, poco poteva, al 29° ed al 39° sull'uno-due di Malafronte di cui si diceva. La ripresa non mutava lo spartito: i giochi erano ormai fatti, e c'era solo da segnalare la mano pesante del direttore di gara rispetto ai cartellini gialli: undici per un match molto tranquillo sono apparsi eccessivi.
fas
mercoledì 26 ottobre 2011
domenica 16 ottobre 2011
Il Milazzo non sa proprio vincere
Un punto guadagnato o uno perso? Il dilemma può valere specie se si considera la pochezza assoluta del Milazzo dal punto di vista offensivo. La formazione di Amura appare sempre più inconsistente, sterile, confusa, limitata sia da un punto di vista tecnico-tattico che da un punto di vista caratteriale. Già alla mezz'ora del primo tempo stava infatti lasciando il pallino ad un Fano ordinato, capace di produrre tre palle gol nella prima frazione (addirittura clamorosa quella capitata al poco nobile piede di Misin) e due nella ripresa (mai pericolosi invece i locali). Dopo quasi un'ora, però, Amura si risvegliava dal suo evidente quanto inspiegabile torpore, che gli aveva fatto mettere in campo insieme Scalzone e Spilabotte in attacco, per un inedito quanto indecoroso 4-4-2. I due punteros sono sembrati goffi, pesanti, approssimativi, oltre che troppo simili: i migliori alleati della difesa avversaria, insomma. Ma poco dopo l'avvio della ripresa, appunto, finalmente scoccava il momento di Proietti: senza fare chissà cosa, il miglior giocatore della rosa rossoblù metteva a soqquadro le fila difensive ospiti, tirando subito in porta con decisione (il portiere marchigiano Orlandi parava sicuro) e dando l'avvio all'azione che portava Bucolo a trovare il sette della porta avversaria con un bel tiro a giro da poco dentro l'area di rigore. Ma l'allegria mamertina durava poco: solo 4 minuti dopo il migliore in campo, il regista ospite Zebi, con un destro radente dal limite sorprendeva Croce. L'entrata in campo di Fiore e Mangiacasale sembrava ai più un altro tardivo emendamento di un allenatore locale piuttosto impacciato. Ma il risultato non cambiava. E, alla fine, questo pari modesto, tanto più perché ottenuto contro una diretta concorrente nella lotta per la salvezza, è il sigillo più ambizioso che il Milazzo possa pretendere. Modesto come la squadra rossoblù di quest'anno.
fas
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lunedì 10 ottobre 2011
Sigma senza mordente terza sconfitta a Scafati
Non c'è due senza tre, come già avevamo ampiamente motivato la sconfitta casalinga contro Brescia anche nella trsferta di Scafati la squadra di coach Pancotto ha mostrato grossisime lagune in una difesa colabrodo prendendo alla fine della gara 90 punti da Scafati che con ben'altre motivazioni ha dimostrato di essere superiore alla Sigma; 14 punti di differenza sono tanti per una squadra che alla vigilia del campionato veniva accreditata a vincere il campionato a mani basse.
Non è bastata l'ottima prova di Dordei e Lukauskis per ottenere i primi due punti del campionato con un Michael Hicks assolutamente inesistente, con Green che fino a questo momento non sta per niente dimotrando il valore di un ex giocatore di A1 (ah!Come i tifosi rimpiangono il talento di Joe Crispin), con un Martin che è la brutta copia di Achara e la vecchia guardia con in testa capitan Bucci che non ha inciso positivamente sull'esito della gara.
La scorsa settimana dopo la sconfitta subita da Brescia avevamo addossato la piena responsabilità a l'incapacita di coach Cesare Pancotto a maggior ragione dopo la sconfitta di Scafati sarebbe più opportuno che la società valutasse nell'immediatezza il cambio della guida tecnica se si vuole dare ancora una svolta al campionato.
D'altro canto la responabilità degli acquisti voluti dal coach è agli occhi di tutti, venerdi prossimo la gara d'Imola deciderà le sorti di coach Pancotto.
Lukauskis: 7
Dordei: 7,5
Green: 6
Hicks: 4,5
Martin: 5
Piazza: 5,5
Bucci: 5,5
Bonessio: sv
Da Ros: 4
Mocavero: 5,5
Pancotto: 4
CR
Non è bastata l'ottima prova di Dordei e Lukauskis per ottenere i primi due punti del campionato con un Michael Hicks assolutamente inesistente, con Green che fino a questo momento non sta per niente dimotrando il valore di un ex giocatore di A1 (ah!Come i tifosi rimpiangono il talento di Joe Crispin), con un Martin che è la brutta copia di Achara e la vecchia guardia con in testa capitan Bucci che non ha inciso positivamente sull'esito della gara.
La scorsa settimana dopo la sconfitta subita da Brescia avevamo addossato la piena responsabilità a l'incapacita di coach Cesare Pancotto a maggior ragione dopo la sconfitta di Scafati sarebbe più opportuno che la società valutasse nell'immediatezza il cambio della guida tecnica se si vuole dare ancora una svolta al campionato.
D'altro canto la responabilità degli acquisti voluti dal coach è agli occhi di tutti, venerdi prossimo la gara d'Imola deciderà le sorti di coach Pancotto.
Lukauskis: 7
Dordei: 7,5
Green: 6
Hicks: 4,5
Martin: 5
Piazza: 5,5
Bucci: 5,5
Bonessio: sv
Da Ros: 4
Mocavero: 5,5
Pancotto: 4
CR
domenica 9 ottobre 2011
A Milazzo è sempre festa...per gli ospiti
Su un fondo erboso inzaccherato dalla pioggia caduta per tutta la notte e nel mattino precedenti la partita, il Milazzo si piega ancora una volta agli ospiti di turno, gli abruzzesi del Giulianova, che, pur non avendo fatto troppo per vincere, portano a casa l'intera posta in palio profittando di uno svarione del difensore Dipasquale e, al contempo, della complicità di una pozzanghera fatale. L'evento risolutivo di una partita decisamente brutta, anche perché ampiamente condizionata dalle condizioni del campo, avveniva fra l'altro in un momento molto sfavorevole per i locali, cioè durante i minuti di recupero del primo tempo, quando i mamertini avevano forse ormai la testa agli spogliatoi, ed alla possibilità di recuperare le forze per riprendere anche nel secondo tempo quegli attacchi che avevano prodotto già qualche occasione da rete nella prima frazione (due tiri di Simonetti ed uno di Cucinotta). Era Dipasquale a lasciare scorrere un innocuo rinvio di alleggerimento proveniente da centrocampo: il pallone si fermava su una pozzanghera, consentendo a Picone di inserirsi per battere a rete su Croce in uscita. L'impatto psicologico per i locali era micidiale, mentre il vantaggio consentiva agli ospiti di giocare sul fango del Grotta di Polifemo, per il resto dell'incontro, come se fosse velluto. A nulla valevano le tre sostituzioni che mister Amura operava, finendo per schierare tre punte pure e un esterno d'attacco: il risultato non cambiava, anche perché il Milazzo mai si rendeva davvero pericoloso. E quando arrivava la fine lo sparuto ed infreddolito pubblico presente allo stadio sembrava ingoiare l'ennesimo rospo con più rassegnazione che rabbia.
fas
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martedì 4 ottobre 2011
Doppio tonfo casalingo per la Sigma Barcellona
No cosi non va. Le due sconfitte casalinghe contro Piacenza e Brescia entrambe neopromosse hanno evidenziato grosse lacune nel roster allestito nella campagna estiva dal duo Pancotto-Santoro.
Se i cinque nuovi elementi in particolar modo Lukauskis e Green che dovevano essere il fiore all'occhiello e il valore aggiunto di questa squadra per vincere a mani basse questo campionatodi A2, allora siamo anni luce nel costatare che questa campagna acquisti è fallimentare.
Naturalmente il responsabile di questo inizio disastroso di campionato è Cesare Pancotto che dovrebbe fare un'analisi di coscienza è ammettere i propri errori è correre urgentemente ai ripari.
Avevano tante ragioni i tifosi che alla fine della partita hanno manifestato tutto il loro disappunto nei confronti dei giocaotri per come hanno perso una gara che dovevano e potevano assolutamente vincere.
Ora due trasferte consecutive attendono la Sigma e queste ci diranno se i giocatori sapranno dimostrare tutto il loro valore e l'attaccamento ai colori sociali.
Se malaguratamente domenica prossima nella trasferta di Scafati la squadra non riuscisse a fare risultato. a questo punto il presidente Immacolato Bonina non avrebbe altra scelta che effettuare un radicale cambiamento di rotta (licenziare Pancotto) a nostro avviso unico responsabile della sontuosa campagna acquisti voluta.
Le nostre pagelle:
Lukauskis: 5 Da un nazionale non si può aspettare una prestazione cosi deludente.
Green: 5,5 Il suo antagonista lo ha surclassato per tutto l'arco dei 40 minuti.
Hicks: 6,5 E' stato uno dei più positivi della squadra.
Dordei: 5,5 Non ha fatto la differenza per come ci si aspettava da lui.
Martin: 6,5 Ha lottato sia in difesa che in attacco ma non ha trovato adeguato aiuto dai compagni.
Piazza: 6 Quando è sceso in campo in sostituzione di Green ha dato il massimo.
Bucci: 7,5 Il capitano ha dimostrato tutto il suo valore e le sue capacità.
Bonessio: 4,5 Non è all'altezza della situazione.
Da Ros: 4,5 Ha iniziato in maniera negativa il campionato.
Mocavero: 6 Per quanto è stato in campo ha cercato di dare il massimo.
Pancotto: 5 Vale quanto detto primo.
Se i cinque nuovi elementi in particolar modo Lukauskis e Green che dovevano essere il fiore all'occhiello e il valore aggiunto di questa squadra per vincere a mani basse questo campionatodi A2, allora siamo anni luce nel costatare che questa campagna acquisti è fallimentare.
Naturalmente il responsabile di questo inizio disastroso di campionato è Cesare Pancotto che dovrebbe fare un'analisi di coscienza è ammettere i propri errori è correre urgentemente ai ripari.
Avevano tante ragioni i tifosi che alla fine della partita hanno manifestato tutto il loro disappunto nei confronti dei giocaotri per come hanno perso una gara che dovevano e potevano assolutamente vincere.
Ora due trasferte consecutive attendono la Sigma e queste ci diranno se i giocatori sapranno dimostrare tutto il loro valore e l'attaccamento ai colori sociali.
Se malaguratamente domenica prossima nella trasferta di Scafati la squadra non riuscisse a fare risultato. a questo punto il presidente Immacolato Bonina non avrebbe altra scelta che effettuare un radicale cambiamento di rotta (licenziare Pancotto) a nostro avviso unico responsabile della sontuosa campagna acquisti voluta.
Le nostre pagelle:
Lukauskis: 5 Da un nazionale non si può aspettare una prestazione cosi deludente.
Green: 5,5 Il suo antagonista lo ha surclassato per tutto l'arco dei 40 minuti.
Hicks: 6,5 E' stato uno dei più positivi della squadra.
Dordei: 5,5 Non ha fatto la differenza per come ci si aspettava da lui.
Martin: 6,5 Ha lottato sia in difesa che in attacco ma non ha trovato adeguato aiuto dai compagni.
Piazza: 6 Quando è sceso in campo in sostituzione di Green ha dato il massimo.
Bucci: 7,5 Il capitano ha dimostrato tutto il suo valore e le sue capacità.
Bonessio: 4,5 Non è all'altezza della situazione.
Da Ros: 4,5 Ha iniziato in maniera negativa il campionato.
Mocavero: 6 Per quanto è stato in campo ha cercato di dare il massimo.
Pancotto: 5 Vale quanto detto primo.
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